Tu sei qui: CronacaCriminalità, nessun allarme
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 22 gennaio 2003 00:00:00
«Sereno ero prima, rassicurato mi sento oggi»: così il sindaco Alfredo Messina (nella foto) dopo l'incontro in Prefettura per il Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza. Era stato lo stesso Messina a sollecitare l'audizione presso il Comitato dopo alcuni episodi che avevano allarmato la città metelliana. Un incontro in cui sono stati esaminati i vari episodi e che ha escluso in maniera chiara qualsiasi intreccio tra la malavita organizzata e la società civile. Eppure, nei giorni scorsi, l'incendio di vari pullman dell'azienda di trasporti "Sorrentino", la macabra uccisione del cane dei proprietari, impiccato, ed ancora, in precedenza, altri casi di incendio di auto avevano fatto scattare l'allarme rosso. Si era ipotizzata un'escalation della malavita. E Cava, d'improvviso, sembrava essere divenuta una nuova Palermo. Di qui la decisione, anche per rasserenare l'opinione pubblica, fortemente preoccupata, del sindaco Alfredo Messina. L'incontro con il Comitato provinciale per la sicurezza ha confermato quanto il sindaco va affermando da giorni. «Certo, Cava non è l'oasi felice che molti pensano, anche perché sono cambiati i parametri di interpretazione ed i modelli di vita. Tuttavia, è ancora una città a misura d'uomo», ha dichiarato il primo cittadino metelliano, che ha sottolineato, tra l'altro, l'intesa e la fiducia nelle Forze dell'ordine operanti nella città. «A queste, di cui conosco le capacità investigative ed operative dei dirigenti e degli uomini, vorrei aggiungere i nostri Vigili Urbani». A tale proposito, Messina pensa già al concorso per 30 Vigili Urbani da realizzare nei prossimi mesi ed all'idea del Vigile di quartiere, non vecchia maniera, ma in chiave moderna ed in sintonia con le richieste della cittadinanza, in particolare della periferia, per un più efficace controllo e per avvicinare al centro le frazioni più lontane. Nei giorni scorsi si era levata forte la voce di Flora Calvanese, cui si erano aggiunte quelle di Antonio Armenante, capogruppo dei diessini, di Enzo Passa (Patto per Cava) e di Alfonso Laudato (Cdu), che avevano chiesto alla classe politica una risposta forte ed unitaria. «Il Palazzo, il Consiglio comunale debbono continuare ad essere, come lo sono stati anche nel passato, produttori di atti politico-amministrativi chiari e precisi, dove la trasparenza, l'efficienza e l'operatività debbono essere un reale e quotidiano comportamento», ha affermato Alfonso Laudato, delegato alla Tutela ed alla Difesa del cittadino. «Uniti - ha aggiunto Antonio Armenante - ci si sente forti e si vincono le battaglie per la legalità». La tradizione di un commercio vivo, insieme ad una storia di indiscussa civiltà che ha sempre caratterizzato la vita della comunità metelliana, possono e debbono costituire gli antidoti ai pericoli di infiltrazione malavitosa. Nell'incontro di ieri, il sindaco Messina ha voluto manifestare al prefetto ed ai responsabili della sicurezza provinciale la volontà forte della città a ritrovare in se stessa la forza di reazione e l'orgoglio della propria storia.
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