Tu sei qui: Cronaca"Creatives are bad!" alla conquista di Milano
Inserito da (admin), giovedì 6 dicembre 2007 00:00:00
Inaugurata mercoledì 5 dicembre la tappa milanese di "Creatives are bad!", mostra nazionale sulla comunicazione rifiutata o censurata, che espone i lavori mai pubblicati realizzati da agenzie e studi di progettazione italiani per le categorie di adv classico, progettazione grafica e spot tv.
Dopo il successo riscosso a Cava de'Tirreni ed a Narni (Tr), dunque, la mostra ideata da MTN Company, agenzia cavese di comunicazione integrata, in collaborazione con Comunitàzione.it, è sbarcata anche a Milano, presso la sede Aiap, in via Ponchielli 3, dove resterà aperta sino al 21 dicembre.
Aiap (Associazione Italiana Progettazione per la Comunicazione Visiva) che è tra gli enti patrocinanti dell'evento, unitamente a: Università La Sapienza - Facoltà di Scienze della Comunicazione; Università degli Studi di Salerno - Dipartimento di Scienze della Comunicazione; Provincia di Salerno - Assessorato al Lavoro ed alle Politiche Giovanili; Comune di Cava de'Tirreni; TP - Associazione Pubblicitari Professionisti; Ministero della Grafica; Federpubblicità.
Quella meneghina è una versione Tracks, ovvero in una variante dell'esposizione lievemente ridotta. Il secondo appuntamento nazionale di "Creatives are bad!" offrirà, dunque, la possibilità a nuovi pubblici di esaminare ed apprezzare le tavole esposte, mossi da un costruttivo spirito critico volto ad unire e far crescere insieme i professionisti italiani della comunicazione. Ed a giudicare dal numero di visitatori e dall'interesse suscitato sin dall'apertura, sarà ancora una volta un grande successo.
A Carmine D'Alessio, Amministratore di MTN Company, chiediamo di spiegarci meglio cos'è "Creatives are bad!": «E' un evento unico nel suo genere: una mostra delle pubblicità o dei lavori di progettazione grafica rifiutati e/o censurati. Ma la peculiarità di questo evento è stata anche un'altra: probabilmente per la prima volta, siamo riusciti a mettere in relazione tante diverse agenzie, spingendole a lavorare insieme per un unico obiettivo, senza inutili rivalità e senza secondi fini».
Come e perché è nata questa mostra? «Creatives are bad! è nata semplicemente riflettendo sul nostro lavoro. Da amministratore di un'agenzia di comunicazione conosco bene lo stato d'animo che deriva da una bocciatura da parte di un cliente. Ci siamo interrogati, allora, sulle reali motivazioni di questi rifiuti. Errori di progettazione, scarsa cultura da parte del cliente o, semplicemente, difficoltà di dialogo? E così ci siamo detti: esponiamo questi lavori, sia per un riconoscimento a tanta abnegazione e passione (altrimenti invisibili), sia per confrontarci, clienti ed agenzie, e capire quali strade percorrere in futuro. Abbiamo da subito coinvolto il valido Luca Oliverio di Comunitàzione.it, che si è detto immediatamente entusiasta del progetto, e... siamo partiti con l'organizzazione. Il resto è storia attuale».
Cosa attende i visitatori della versione milanese? «Dopo una "prima" a Cava de'Tirreni, la mostra è diventata itinerante e, dopo la tappa Narni, adesso è approdata nella prestigiosa sede dell'AIAP a Milano. I visitatori troveranno innanzitutto centinaia di lavori esposti ed agenzie provenienti da ogni parte d'Italia. Numeri importanti, non per motivi autocelebrativi, piuttosto utili a creare un dibattito più ricco ed interessante. E' questo lo spirito di Creatives are bad!: un sano confronto tra professionisti, neofiti, clienti di agenzie e semplici appassionati (il pubblico delle nostre pubblicità). E' per questo motivo che la mostra si apre abitualmente con un convegno. Quello tenutosi a luglio a Cava de'Tirreni ha affrontato il tema "Clienti e agenzie: due lingue diverse? I motivi celati dietro al rifiuto". Sono intervenuti importanti professionisti della comunicazione, molti dei quali per la prima volta al Sud. Ne è scaturito un dialogo estremamente costruttivo».
Lo scorso anno Salerno, quest'anno Cava de'Tirreni: "Creatives are bad!" parte sempre dal Sud. Perché? «Non è una scelta legata al semplice campanilismo. O meglio, non solo. Da agenzia campana è indubbio che siamo portati a valorizzare innanzitutto il nostro territorio. La decisione di ambientare la "prima" al Sud, tuttavia, ha anche una motivazione più profonda, legata alla filosofia dell'evento. Creatives are bad!, da mostra della comunicazione rifiutata, trova una location ideale proprio nel luogo dove pubblicità e cultura progettuale vivono le maggiori difficoltà, il Meridione d'Italia. Posso già preannunciare, però, che il prossimo anno ci saranno importanti novità. Solo per il 2008, infatti, il cammino della mostra sarà inverso. Ma di questo parleremo più in là. Per ora colgo l'occasione per invitare tutti a visitare la mostra a Milano, che resterà aperta fino al 21 dicembre. Ci terrei che non intervenissero solo professionisti o appassionati della comunicazione. La comunicazione, che lo si voglia o no, è rivolta a tutti ed è interesse comune capirne le dinamiche e scoprire... cosa ci siamo persi».
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