Tu sei qui: CronacaContributi socio-economici, monta la polemica
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 24 febbraio 2003 00:00:00
Verifiche incomplete o a campione, effettuate sugli elenchi dei beneficiari dei contributi socio-economici, stanno creando parecchio malumore in città. Nella graduatoria degli aiuti ai nuclei familiari meno abbienti, stilata dai Servizi sociali, compaiono nomi presenti anche in altri elenchi. Ma una precisa disposizione, la 448 del 1998, vieta la cumulabilità dei benefici. In pratica, chi ha usufruito di un sostegno economico (affido familiare, contributi per i figli minori, contributo alloggiativo) non può beneficiare di altri aiuti. Eppure si è verificato, come accertato dopo un primo sommario controllo, che nell'elenco dei 420 nominativi che hanno beneficiato di contributi fino a 150 euro per il servizio idrico e la tariffa dei rifiuti solidi urbani (pubblicato ad inizio settimana scorsa) figurano almeno una decina di nomi presenti anche in altre graduatorie, contravvenendo a quelle che sono le disposizioni legislative. Numerose sono state le segnalazioni raccolte, soprattutto da quanti erano stati esclusi per la stessa motivazione. Come numerose sono le proteste di cittadini presso gli sportelli dei Servizi sociali di via Sorrentino. Ad uno degli esclusi, Armando Milone, lo scorso venerdì mattina, i responsabili del servizio hanno garantito che verrà effettuato un controllo generale della graduatoria. Ma la vicenda di questo cittadino è andata oltre. Nel pomeriggio dello stesso giorno, gli è arrivata una chiamata anonima sul cellulare. «Mi hanno consigliato - afferma Armando Milone, sindacalista del Sunia - di lasciar perdere e di non interessarmi di questa vicenda». Uno scherzo amicale o un avvertimento. «Non ho riconosciuto la voce - continua il sindacalista - ma sicuramente mi impegnerò affinché venga stilato un elenco che tenga conto delle leggi esistenti». Della vicenda si sta occupando anche l'assessore alle Politiche sociali, Pasquale Santoriello. «Con un numero così elevato di domande presentate - afferma - qualche errore materiale può scappare. Darò subito disposizioni affinché vengano effettuati una capillare verifica e controlli incrociati con gli altri elenchi per eliminare queste incongruenze. In merito alle minacce subite dal cittadino, non mi pronuncio. Credo, comunque, che per un fatto del genere non si possa arrivare a forme di coercizione così gravi». Anche il consigliere comunale Alfonso Laudato, delegato dal sindaco ai Rapporti con i cittadini, chiede chiarezza: «Quello dei Servizi sociali è un settore molto delicato, perché tratta di nuclei familiari o situazioni individuali disagiate o a rischio. Per questo, la meticolosità deve essere prassi usuale. Un errore può verificarsi. L'importante è saperlo e volerlo correggere, senza ripercussioni sui cittadini. Nel caso specifico, l'ufficio competente, se tali errori sono stati commessi, sicuramente saprà porre rimedio». Una sorta di guerra fra poveri, cui l'ex assessore alle Politiche sociali, Fabio Armenante, stava tentando di mettere mano, eliminando queste forme di assistenzialismo improduttivo e momentaneo, con interventi e soluzioni che creassero condizioni di lavoro e, quindi, l'eliminazione definitiva del disagio.
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