Tu sei qui: CronacaConsorzio e vacanze, i consigli dell'Unione Consumatori
Inserito da Il Salernitano (admin), venerdì 1 agosto 2003 00:00:00
La Delegazione di Cava de' Tirreni dell'Unione Nazionale Consumatori, presieduta dall'avvocato Luciano D'Amato, ha tenuto ieri mattina una conferenza stampa per illustrare le ultime novità relative alla difesa del consumatore. Attenzione puntata, in particolare, sulla questione Consorzio di Bonifica. «C'è stata una conferenza dei sindaci. Siamo comunque in attesa - ha sottolineato l'avv. D'Amato - di una risposta dalla Regione Campania per redimere la questione. A sentenziare sulla legittimità o meno del contributo che i cittadini devono erogare al Consorzio sarà il Garante del contribuente». Nel mirino dell'avvocato D'Amato sono finiti, poi, i servizi "disonesti" che fanno capo al prefisso telefonico 709. Sono decine gli utenti cavesi che, senza neppure accorgersene, navigando su internet, si sono collegati al suddetto numero a tariffazione internazionale, facendo lievitare la bolletta in modo astronomico. Come è stato possibile tutto ciò? Presto detto: si tratta di una vera e propria truffa informatica, perpetrata attraverso un "dialer", un programma che si installa sul computer dell'ignaro malcapitato e sostituisce la connessione abituale con una a tariffazione internazionale, il cui costo arriva fino a 5 euro al minuto. Succede che un utente che naviga su un sito internet venga invitato a scaricare gratuitamente un programma, che gli permetterà di accedere ad una serie di servizi (in genere, si tratta di siti con loghi e suonerie per cellulari, mp3, ma soprattutto siti pornografici). L'ignaro cittadino scarica il programma e, due mesi dopo, si ritrova con in mano una bolletta astronomica. Come difendersi? Ecco i consigli dell'avv. D'Amato: «Prima di tutto, non pagare per intero la bolletta esosa, ma limitarsi a pagare quella parte di telefonate che si riconosce. Se su una bolletta da 300 euro, 200 euro sono riferibili a chiamate al numero 709, limitatevi a pagare 100 euro, che rappresentano il vostro traffico abituale. Ciò per evitare che venga disattivata la linea telefonica. E' necessario, poi, fare denuncia alla Polizia Postale. Denuncia che deve essere contro ignoti, se il proprio gestore telefonico non ha ancora comunicato il numero di telefono del "dialer" responsabile della truffa. Infine, si deve mandare, tramite raccomandata, copia della denuncia sporta alla Polizia Postale e copia del bollettino di pagamento (ad esempio, i 100 euro di cui sopra) al proprio gestore telefonico». Il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori metelliana si è, poi, soffermato anche sull'istituzione a Cava de' Tirreni dello Sportello del Consumatore, un servizio creato insieme all'assessorato al Commercio, guidato dal giovane avvocato Fabio Siani. Tra gli altri argomenti trattati nella conferenza stampa, anche una sorta di vademecum sui rischi delle vacanze, con relative "istruzioni per l'uso" in caso di controversie turistiche. «Per vivere una buona vacanza - ha rimarcato l'avv. D'Amato - occhio ai costi. Prima di acquistare un qualsiasi prodotto, dal pacchetto turistico per un soggiorno esotico al semplice weekend fuori porta, rifletteteci bene. Leggete bene la proposta, i servizi offerti, le spese extra da sostenere, quello che è compreso nel prezzo e quello che, invece, bisogna pagare a parte. Prassi consueta, specialmente in albergo. Occorre soprattutto fare un'attenta valutazione del rapporto qualità-prezzo di quello che si va ad acquistare». Come comportarsi in caso di contestazione, una volta arrivati sul luogo di vacanza, se si ritiene di non aver trovare quanto concordato con l'agenzia di viaggi o il tour operator? È possibile ottenere un risarcimento anche se si è approfittato delle opportunità dei "last minute" su internet? «Valgono gli stessi principi in ogni caso. Prima di tutto, sarebbe buona regola farsi sottoscrivere, all'atto della prenotazione, che le foto viste sui cataloghi corrispondano agli effettivi requisiti della struttura ricettiva scelta. In primis, che l'albergo, residence o villaggio che sia, esista realmente o non sia, ad esempio, ancora in fase di costruzione o ristrutturazione. In ogni caso, qualsiasi controversia dovesse sorgere, fermo restando la più appropriata documentazione della contestazione, anche con prove testimoniali, sono fondamentali due cose: primo, far pervenire un telegramma a chi ha venduto la vacanza, riservandosi di richiedere gli eventuali risarcimenti; secondo, entro 10 giorni dalla fine della vacanza o dal ritorno al proprio domicilio, avviare le contestazioni e la richiesta di risarcimento attraverso la procedura di conciliazione. Altrimenti bisognerà ricorrere alla normale causa legale di tipo ordinario, con i relativi tempi di attesa».
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