Tu sei qui: CronacaClub Universitario, accordo lontano
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 19 marzo 2003 00:00:00
Non c'è spazio alla mediazione. Molto probabilmente, si arriverà allo scontro frontale, nelle aule del tribunale, tra Amministrazione comunale e Club Universitario Cavese. Nell'ultimo faccia a faccia - sindaco Messina da una parte, Rescigno, presidente del Club, dall'altra - sono state chiarite le posizioni, ma ognuno è rimasto sulle sue. «Il sindaco - dichiara Marcello Rescigno - è stato chiaro. Ritiene che la struttura sia adatta ad ospitare il teatro cavese e non intende ascoltare ragioni». L'ex Casa del Balilla, oggi Club Universitario Cavese, rientra nei piani per la città del terzo millennio, che il sindaco Messina vuole far diventare polo d'eccellenza nel campo della cultura e della formazione, e si integra nel progetto di riqualificazione del complesso della Manifattura Tabacchi di viale Crispi, che dovrebbe essere riconsegnato alla disponibilità della città alla fine di quest'anno. La Manifattura sarà il centro della cultura e della formazione, sede di Corsi di Laurea in moda, scenografia e spettacolo, attraverso una convenzione con l'Università di Palermo. Il Club, riveduto e corretto, diventerà un teatro da circa 200 posti. Una vera bomboniera al centro della città. «Questo sodalizio - continua Rescigno - ha una storia di oltre mezzo secolo. Svolge una grande funzione sociale ed è una fucina di iniziative. Abbiamo avuto questa struttura che era un rudere. E' stata ricostruita e negli anni restaurata, mantenuta e gestita esclusivamente con i soldi dei soci, grazie all'impegno di illustri cavesi, che in 57 anni si sono alternati nella gestione. Ora ce la vogliono scippare. Bene, lo facciano, ma vogliamo un congruo risarcimento. A conti fatti, oltre un milione di euro. Solo in questo modo ci trasferiremo in un'altra sede. Ma decideremo noi quale». Il sindaco Messina ha offerto la disponibilità dell'intero secondo piano del Social Tennis Club, attualmente occupato dagli Uffici tecnici del Comune, con annessi locali dell'Ufficio Igiene dell'Asl, con ingresso indipendente. «Sono locali angusti. Solo una serie di stanze - commenta Rescigno - che non ci consentirebbero di svolgere tutte le nostre attività, dal teatro a convegni e corsi di vario genere. Noi contiamo circa 300 soci, che coinvolgono, però, una frequentazione di migliaia di persone. Tutte assolutamente contrarie a queste proposte».
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