Tu sei qui: CronacaCava de' Tirreni, torna la truffa dello specchietto: la denuncia di un cittadino
Inserito da (redazioneip), lunedì 15 giugno 2020 15:42:17
Torna la truffa dello specchietto a Cava de' Tirreni. Un uomo e una donna, a bordo di una Volvo nera, hanno cercato di attuare la truffa dello "specchietto retrovisore esterno" ai danni di un cittadino cavese, il quale ha raccontato l'esperienza sui social.
Stando alla testimonianza del cavese, il truffatore ìaveva tra le mani una bottiglia vetro, utilizzata molto probabilmente per colpire lo specchietto del malcapitato. Il cittadino di Cava ha capito subito cosa stava succedendo e non ha abboccato: «Lui si è allarmato quando ha visto che mi sono affacciato a prendere il numero di targa e a quel punto è stato lui a tendermi la mano e dire "non è successo niente". L'ho anche invitato a seguirmi per prendere un caffè in un bar da me frequentato... Non l'ha voluto. Credo che non mi avrebbe seguito. Ha capito subito che gli era andata male», racconta.
Il modus operandi è ampiamente noto, ma lo ripetiamo.
Solitamente il truffatore ed il suo complice si appostano con un'automobile con uno specchietto preventivamente rotto in una strada stretta con grande passaggio di traffico, individuano una possibile vittima, nella maggioranza dei casi una persona di mezza età, e fanno partire la truffa. Uno dei due criminali a questo punto scaglia un sasso o un oggetto di piccole dimensioni contro la carrozzeria della vittima mentre l'auto gli sta passando vicino, così da generare un rumore simile a quello di un contatto. Parte quindi l'inseguimento, con il truffatore che ferma la vettura del malcapitato e gli mostra lo specchietto rotto. A questo punto il complice chiude lo specchietto della vittima senza farsi vedere, con il malcapitato che pensa così di aver toccato veramente l'auto del truffatore. In alcuni casi il complice si dichiara anche testimone dell'accaduto nel caso di contestazioni da parte del truffato. Dopo qualche discussione il truffatore propone di evitare di denunciare il fatto alle assicurazioni in cambio di una cifra che può variare dai 50 ai 200 euro a seconda della persona coinvolta.
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