Tu sei qui: CronacaCava a lutto per il povero Sabato
Inserito da (admin), venerdì 30 luglio 2004 00:00:00
È stato eseguito ieri pomeriggio, poco prima delle 14, l'esame esterno del cadavere di Sabato Furore Gemini, il 26enne impiegato alla Sala Bingo di Fratte che ha perso la vita a bordo della sua moto B&W 250 mentre stava percorrendo la Statale 18 all'altezza del Baia Hotel. Tre quarti d'ora dopo, il magistrato, titolare dell'inchiesta sul tragico incidente di martedì sera, che vede coinvolti una coppia di fidanzati a bordo di uno "scooterone" ed un giovane salernitano alla guida di una terza moto, ha deciso di liberare la salma. Sempre ieri mattina, i familiari ed i tanti amici di Sabato hanno affollato la sala dinanzi all'obitorio dell'ospedale San Leonardo, per stare vicini ai genitori, il papà Vincenzo e la mamma Immacolata Gallo, ed alla sorella Giuseppina. Solo oggi sarà fissata l'ora della cerimonia funebre, che dovrebbe svolgersi nel pomeriggio a Pregiato. Nella giornata di mercoledì, a 24 ore dall'incidente, gli agenti della Polizia Municipale di Vietri e di Salerno hanno trasmesso all'autorità giudiziaria i risultati dei primi rilievi eseguiti sulla strada e sulla moto del giovane, posta sotto sequestro. Dai segni di frenata lasciati sull'asfalto, si cerca di ricostruire la dinamica dell'impatto, che lascia ancora forti margini di incertezza sulle presunte responsabilità dei diversi mezzi coinvolti nello scontro. La convinzione degli inquirenti è che Sabato si sia scontrato in prima battuta con lo scooterone TMax Yamaha, fermo sulla carreggiata verso Salerno, in attesa di svoltare per raggiungere il distributore di benzina "Tamoil". Dai segni lasciati sulla strada, in particolare, risulterebbe chiaro che il giovane ha perso il controllo della sua moto ed è caduto. Sarebbe stato proprio questo primo impatto, avvenuto a velocità sostenuta secondo alcuni testimoni, a provocargli le feriti mortali alla testa ed al torace. Ed una lunga scia di sangue di una ventina di metri, lasciata sull'asfalto, ne sarebbe la prova. Ancora incerto il resto della dinamica. Secondo le prime ricostruzioni, un'altra moto, una B&W gialla, lo ha poi travolto. Nelle 24 ore successive al decesso, il magistrato ha deciso il sequestro della salma per eseguire l'esame esterno del cadavere. Un accertamento di routine, che servirà a sciogliere alcuni nodi. Gli inquirenti cercano di chiarire l'orario certo del decesso. Stando alle prime dichiarazioni ufficiali, Sabato non sarebbe morto sul colpo. E questa circostanza giustificherebbe la corsa contro il tempo all'ospedale San Leonardo, rivelatasi inutile. Ed ancora, il medico legale dovrà analizzare le ferite riportate dal giovane, riuscendo a dare una cronologia ai diversi colpi ricevuti in seguito alla caduta e successivamente all'impatto. Non si esclude, infatti, che Sabato, dopo aver perso il controllo, abbia battuto la testa sul marciapiedi. Restano il dolore e lo sconforto di familiari ed amici. Tutti increduli per quello che è accaduto al povero Tino, come lo chiamavano gli amici più affezionati. «Era un ragazzo molto assennato. Amava le moto - ricordano - ma era molto attento. Non correva e, soprattutto, indossava sempre il casco». Non è stato ancora accertato se al momento dell'impatto Sabato non aveva ben allacciato il casco o se, invece, l'elmetto di protezione si sia slacciato proprio a causa della violenta caduta.
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