Tu sei qui: Cronaca"Camion e smog, qui è un inferno"
Inserito da (admin), martedì 16 maggio 2006 00:00:00
«Siamo costretti a vivere come prigionieri nelle nostre case: temiamo per l'incolumità dei nostri figli. Chiediamo che ci venga restituita la nostra tranquillità». A lanciare il grido di allarme sono 15 famiglie residenti in via Vitale, a Santa Lucia, da ben due anni alle prese con una questione spinosa: la costruzione di una nuova fabbrica, la Flex Packaging Al spa, ed il conseguente andirivieni di mezzi pesanti che trasportano materiali edili lungo la piccola traversa di ingresso alle loro abitazioni.
«È ora di dire basta - lamenta Antonio Lamberti, portavoce delle 15 famiglie - È ormai una consuetudine che i camion rimangono incastrati in una strada dove è appena possibile transitare con un'automobile». Proprio giovedì scorso fu sfiorata la tragedia, con un camion che, per evitare la cunetta, finì su un pannello di recinzione di una delle abitazioni. «Non è la prima volta - continua Lamberti - e purtroppo non sarà l'ultima. Io ho un bambino piccolo ed i rischi sono enormi. I camion accedono alla traversa dopo aver fatto manovra all'interno del piazzale che ospita il distributore di benzina. Sbucano a velocità sostenuta, visto che la strada è in salita, e sono un vero e proprio pericolo per chi si trova ad uscire dal cancello della propria abitazione».
Secondo i residenti, ai problemi di sicurezza stradale si aggiungono anche i rumori costanti e la polvere. «Non siamo contrari alla realizzazione della fabbrica - precisa Lamberti - ma chiediamo di essere tutelati e, soprattutto, desideriamo che vengano rispettate le clausole stabilite nel progetto, che prevedeva la realizzazione di un ponte che si immetteva direttamente su via delle Arti, dove ci sono tutti gli allacciamenti, in modo di aggirare la nostra stradina. Infatti, i proprietari della fabbrica, acquistando il terreno, hanno avuto soltanto il diritto di passaggio, ma solo con mezzi agricoli. Il passaggio di tir e mezzi pesanti è vietato».
Il transito di tir causerebbe, stando a quanto riferito dai residenti, anche problemi di ingorghi. «Ci sono malati cronici nella zona, ma se qualcuno avesse bisogno di soccorso, l'ambulanza resterebbe bloccata - sbotta Lamberti - perché dovrebbe aspettare le manovre dei camion. La scorsa settimana, infatti, una signora che doveva andare a prendere il figlio ha dovuto aspettare più di mezz'ora prima che si liberasse la strada». Le famiglie di Santa Lucia si sono rivolte allo studio legale Del Vecchio, per cercare di risolvere la questione ed evitare soluzioni "forzate". I residenti rischiano anche di vedersi espropriare parte dei loro giardini per allargare la strada.
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