Tu sei qui: CronacaBollette, mille firme per le rateizzazioni
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 5 agosto 2002 00:00:00
Sempre più pressanti le richieste di rateizzazione delle bollette sullo smaltimento dei rifiuti e sui servizi idrici. Una petizione popolare, promossa dai Democratici di Sinistra di Cava de' Tirreni, ha raccolto in poche ore oltre 1000 firme, per chiedere al sindaco Messina di rinviare al 2003 l'invio delle bollette per i rifiuti solidi urbani del 2002, che saranno recapitate da settembre prossimo, e di revocare le delibere di Giunta che aumentano ulteriormente la tassa sui rifiuti per il 2002. «La situazione - dichiara Franco Prisco (nella foto in alto), segretario cittadino dei Ds - è diventata veramente insostenibile. I cavesi ricorderanno quest'estate come l'estate della stangata. La cosa preoccupante è che non è finita qui. Il rientro dalle ferie sarà ancora più pesante di queste giornate, in conseguenza dell'anticipata esazione delle bollette del 2002 dei rifiuti, che subiranno un ulteriore aumento medio di circa il 56% rispetto al 2001 e circa il 200% rispetto al 2000. Chiediamo al sindaco Messina di recedere da queste intenzioni e garantire non soltanto un frazionamento dei pagamenti, ma soprattutto una diminuzione ed un rinvio al 2003 della Tarsu». Il regolamento generale delle entrate, approvato nel 1999, prevede, solo nel caso di accertamento conseguente a mancato pagamento, un massimo di otto rate bimestrali per importi fino a 1.550 euro. Per importi superiori, si potrebbe arrivare ad un massimo di 12 rate bimestrali, con l'ovvio addebito degli interessi legali. Al momento, però, solo per i rifiuti il sindaco può prevedere una diversa rateizzazione. È certo che l'argomento sarà discusso nel prossimo Consiglio comunale, che si dovrebbe tenere giovedì 8 agosto. «Sono moltissimi i cavesi che ci chiedono di intervenire - dichiara l'avvocato Luciano D'Amato (nella foto in basso), presidente della delegazione metelliana dell'Unione Nazionale Consumatori - perché non sanno come far fronte a tali richieste economiche da parte del Comune. Data l'eccezionalità del caso, sarebbe ammissibile una diversa regolamentazione, che, però, deve essere una decisione politica. Qui si tratta di tener presente che per i rifiuti, in due anni, i costi sono schizzati alle stelle per l'emergenza, con un aumento di circa il 200%. A ciò si aggiunge il calcolo delle eccedenze idriche degli anni pregressi, per le quali chiediamo di posticipare il pagamento nelle bollette dei prossimi anni». Attenzione alle cartelle esattoriali: prima di pagare, vanno verificate bene le date. «Bisogna ricordare - continua D'Amato - che tutte le richieste di pagamento per consumi oltre i 5 anni sono da considerarsi prescritte. Ci sono stati segnalati casi di richieste per anni dal 1994 in poi. A questo punto si fa problematico il calcolo delle eccedenze rilevate nel 2001, ma distribuite uniformemente negli anni: come si può dimostrare che non sono tutte antecedenti i 5 anni?».
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