Tu sei qui: CronacaBanca di Roma, identikit del rapinatore
Inserito da (admin), lunedì 11 luglio 2005 00:00:00
Il rapinatore della filiale della Banca di Roma dovrebbe essere un salernitano, o comunque un campano. Chi è entrato giovedì mattina nei locali della banca ed ha estratto l'arma giocattolo, per poi intimorire gli impiegati, aveva un chiaro accento napoletano. Ne sono certi i Carabinieri della Stazione locale, diretti dal comandante Paolo Mannino. I militari, che stanno seguendo le indagini, hanno sequestrato i filmati delle telecamere a circuito interno della banca. Stando alle prime indiscrezioni, gli inquirenti sarebbero riusciti a ricostruire l'identikit del rapinatore, ben immortalato dalle immagini video. Al momento, le bocche restano cucite per non compromettere l'esito delle indagini. Confermate, comunque, le ipotesi delle prime ore. Il rapinatore ha agito da solo. Si tratterebbe di uomo intorno ai 30 anni, di statura medio-alta. Al momento del colpo indossava un jeans ed una camicia, un capellino con visiera ed un paio di occhiali che gli servivano per tenere nascosto il volto. Un accorgimento da poco, se si pensa che lo stesso rapinatore potrebbe essere già schedato. In queste ore i Carabinieri hanno ascoltato di nuovi i dipendenti della filiale di Corso Mazzini ed alcuni testimoni, che avrebbero potuto assistere alla sua fuga. Secondo la ricostruzione fornita dagli investigatori, l'uomo si è introdotto come un semplice cliente nell'istituto di credito poco dopo l'apertura degli sportelli. Una volta al cospetto dei due cassieri - in quel momento nella filiale non c'erano altri clienti - ha estratto una pistola. Con ogni probabilità un'arma giocattolo, avendo superato indenne il controllo del metal detector installato nel gabbiotto d'ingresso. Così armato, ha minacciato gli impiegati ed ha chiesto subito il denaro. Il bottino accumulato tra le due casse ha raggiunto la somma di circa 13mila euro. Una volta messo a segno il colpo si è dato alla fuga, indietreggiando con l'arma sempre puntata all'indirizzo dei dipendenti. Si sarebbe allontanato a piedi, imboccando la strada alle spalle della filiale che dà su Viale Marconi. Ad attenderlo c'era il suo complice. Questa sembra l'ipotesi più accreditata, visto che di lui si sono perse subito le tracce. Restano però degli interrogativi. Una strana coincidenza ha voluto che il rapinatore entrasse in azione proprio quando il sistema di allarme era guasto. Ed ancora, perché proprio la filiale di Corso Mazzini, visitata dai ladri ben tre volte?
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