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Cronaca

Alta tensione tra sindaco ed arcivescovo

Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 19 marzo 2003 00:00:00

Il sindaco chiede all'arcivescovo di potersi attivare per la riuscita della festa patronale, ma monsignor Orazio Soricelli nicchia e non risponde. Invito rinnovato il 22 febbraio: ancora silenzio assoluto. Irritato, il sindaco scrive ai Padri Filippini della parrocchia della Madonna dell'Olmo, rinunciando al progetto ed annunciando il suo disimpegno. Immediata, stavolta, la risposta dell'arcivescovo, che telefona al primo cittadino e concorda per questa sera un incontro chiarificatore. «L'assenza di una risposta da parte della Curia vescovile - si legge nella lettera di Messina ai Padri Filippini - mi fa ritenere che l'iniziativa del Comune, forse, non sia particolarmente gradita. D'altra parte, se così fosse, sarebbe veramente disdicevole qualora venisse intesa come un'ingerenza la partecipazione formale dell'Amministrazione all'organizzazione della festività patronale». E' apparso molto amareggiato Alfredo Messina. Con entusiasmo si era attivato per inserire la festa patronale della Madonna dell'Olmo in un progetto complessivo di rilancio della città, che vedesse partecipi e protagonisti i vari segmenti della vita culturale, sociale ed economica metelliana. Quella della Madonna dell'Olmo è la festa della città, sentita dai cavesi come parte della propria storia religiosa e laica. Di qui, il grande interesse del sindaco di avviare il progetto "Città in festa", ovvero un programma di manifestazioni a carattere culturale e sociale da affiancare ai momenti squisitamente religiosi, da tenersi nei primi 15 giorni di settembre. Un invito ripetuto a distanza di un mese dalla prima lettera, ma un significativo silenzio ha scandito la storia di questi mesi. Con disappunto, Messina si è rivolto direttamente ai Padri Filippini di Santa Maria dell'Olmo: «Al fine di evitare equivoci e confusione di ruoli, ritengo a questo punto doveroso non dare più seguito ad un progetto che vedeva entusiasticamente uniti l'Amministrazione comunale e la comunità dei fedeli, in particolare quelli dell'Olmo». La dura presa di posizione del sindaco nei confronti della Curia ha fatto rumore. Sconcerto nel Palazzo vescovile ed in città. Alle prime ore del mattino di ieri, Alfredo Messina è stato raggiunto da una telefonata dell'arcivescovo. Sorpreso dalla notizia di uno "scontro", monsignor Soricelli ha voluto sentire il primo cittadino, per comprendere le ragioni che lo hanno portato a scrivere l'accesa lettera ai Padri Filippini della parrocchia dell'Olmo. Così si sono dati appuntamento stasera per un chiarimento. Il presule, impegnato in un ritiro spirituale a Maiori, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Vuole prima incontrare Messina, onde evitare altre polemiche. Proprio nei giorni scorsi, infatti, era nato il caso della frazione di Santa Lucia, dopo l'intervento di don Beniamino D'Arco in favore della "frazione abbandonata". Don Silvio Albano, parroco della Madonna dell'Olmo, commenta pacatamente: «Non c'è alcun contrasto tra Curia e Comune». Non aggiunge altro. Scontro o meno, la vicenda rinvigorisce le polemiche politiche e dà sponda agli avversari dell'Amministrazione Messina. Durissima Flora Calvanese, esponente diessina: «Messina è stato capace di mettersi contro tutti, oggi anche contro la Chiesa». Don Gigino Petrone, il dinamico frate francescano protagonista della ricostruzione della monumentale chiesa di San Francesco, commenta: «Noi non abbiamo problemi con l'Amministrazione, perché nulla chiediamo. Le nostre manifestazioni religiose e civili sono frutto dell'impegno di tantissimi volontari, ma soprattutto del generoso contributo della gente».

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