Tu sei qui: CronacaAllarme sicurezza, esplode la polemica
Inserito da (admin), venerdì 27 febbraio 2004 00:00:00
Torna la polemica sulla sicurezza in città. Il motivo? La lunga striscia di episodi criminali registratisi in quest'ultima settimana. Dapprima l'aggressione ad un Carabiniere in Corso Umberto I sotto gli occhi terrorizzati dei passanti, poi un arresto per spaccio di droga in Piazza Duomo, il gran finale con il raid vandalico di Carnevale ai danni di una pattuglia dei Vigili Urbani. Così Adolfo Salsano, consigliere dei DS, chiede di fatto un intervento dell'Amministrazione e se la prende con chi, a suo dire, investe in presunte operazioni di facciata. «L'Amministrazione è in ritardo. È già da qualche tempo - tuona Salsano - che esiste il problema sicurezza, vedi nei mesi scorsi l'attentato incendiario agli autobus della ditta Sorrentino, le scritte razziste. È chiaro che stanno emergendo diverse forme di delinquenza. Il Comune pensava che, incaricando un assessore al ramo e facendo alcune operazioni di facciata, come la continua propaganda della presenza massiccia sul territorio di agenti della Polizia Municipale, si risolvessero i problemi. Ed invece i cittadini non si sentono sicuri. Occorre un coordinamento tra le Forze dell'Ordine». Pronta la replica dell'assessore alla Sicurezza, Alfonso Laudato: «Anche se la legge non ce lo consente ancora, di fatto abbiamo organizzato un comitato di sicurezza, che comprende tutte le Forze dell'Ordine. Quanto alla videosorveglianza, stiamo attendendo il parere sulla privacy, anche se per i fatti di Carnevale abbiamo fatto un'eccezione». Il vicequestore Sebastiano Coppola si stupisce del clamore suscitato dai fatti di Carnevale: «Non riesco a capire perché si voglia criminalizzare questa festa. Purtroppo, episodi del genere accadono dappertutto. L'alternativa è blindare la città per tutto il giorno. Tra l'altro, sono stati gli stessi cittadini a chiederci maggiore tolleranza». Il dirigente del Commissariato locale nega un'emergenza sicurezza: «In città una vera e propria criminalità non esiste. Si verificano episodi di microdeliquenza, quali per esempio i furti in appartamento, sui quali, ed i risultati lo dimostrano, prestiamo attenzione. Il vero dato allarmante resta il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, di proporzioni enormi se rapportato al numero di abitanti. Si tratta di una vera e propria piaga sociale».
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